martedì 16 gennaio 2007

lezioni continue



Ogni tanto, a intervalli regolari di alcuni mesi, sbatto la testa di fronte a un muro, ogni volta sempre uguale, e allo stesso tempo sempre nuovo. Così capisco sempre meglio le parole ripetute, spese sulla dignità del lavoro. Come sia scontato quando lo si ha e come se ne abbia bisogno se si è senza.

In questo momento faccio parte della seconda categoria, e nella mia vuota routine di ricerca ricevo il tempo passato alla mensa dei cappuccini come quello che mi dà, irrazionalmente, fiducia e sorriso, almeno per un po’. Da Egidio, Walter, Samir, Marlon, Ana, Nadia, Paolo, Manuel + mamma, Ignazio e tutti gli altri sto imparando molte cose, che non voglio dimenticare per il futuro.

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