sabato 30 giugno 2007

cronache


Mentre ho letto che Beppe Grillo ha lanciato la proposta del “Vaffa…day”, a cui aderisco senz’altro sulla fiducia senza sapere di cosa si tratti, propongo invece di ridurre al minimo la piccola cronaca nei palinsesti dei tg e della tv in generale.
Mi piacerebbe trovare delle parole roboanti e convincenti per urlare il manifesto dell’anti-cronaca, ma purtroppo non ne ho. Da qui il dubbio se sia soltanto una mia intolleranza personale per il sottobosco della vita quotidiana in tv oppure ci sia qualcosa di veramente lungimirante in questa mia sensazione.
Non essendoci speranze di poterla fare onestamente, e non sembrandomi giusto abolirla del tutto, ci vorrebbe una soglia di sbarramento alla cronaca...

lunedì 25 giugno 2007

romanzo storico


di Enzo Mari e Carla Vasio, è un vecchio libro giallo e consumato che parla di persone. E' un leporello che si srotola, su cui sono riportati in parentesi graffe, andando indietro nel tempo, i nomi degli antenati di un Angelo Fantin, nato a milano nel 1974.
Si crea così una catena, che risale dai genitori ai nonni ai bisnonni e così via per trecento anni, che diventa sempre più vasta man mano che si torna indietro.
E ognuno, nato magari nei luoghi più lontani, fa nascere storie e destini, combinandosi inconsapevolmente con gli altri e con altri ancora non scritti. Ognuno è vissuto ed è morto, e la sua memoria e il suo ruolo sono stati dimenticati da chi lo ha seguito e ignorati da chi lo precedeva.
E dopotutto sarebbe un errore pensarmi come l'ultimo a destra della serie, punto di arrivo di esistenze che non conosco. Più onesto calarmi nel mezzo del flusso dei destini, ancora da decidere ma certi di mettersi a fuoco a poco a poco.

lunedì 18 giugno 2007

mosaici


Weekend di bicicletta e treno, fra paesaggi di campagna e di fiume, un'antica abbazia isolata e il duomo buio di Lanfranco e Wiligelmo.
Osservando i mosaici allegorici e le sculture dei mesi ho passato momenti emozionanti, pensando all'uomo che in un tempo così lontano aveva sistemato le tessere di pietra che stavo sfiorando.
Pedalando lentamente nel sole, costeggiando le anse delle acque dall'alto degli argini, ho osservato i campi piatti nel silenzio.
Con tutto questo, con il weekend ormai alle spalle, mi capita di ripensare alle cose che ho trascurato, alle pagine che non ho letto, quasi come se avessi perduto del tempo.
Soprattutto, e forse in realtà si tratta di questo, mi è mancata un po' di solitudine, di cui mi accorgo sempre più di avere bisogno. Poter stare con me stesso e tirare le somme, ogni tanto, del mio costante bisogno di fare.

giovedì 14 giugno 2007

provincia


Che significa provincia? Piccolo, isolato, campagna, botteghe, bar sport, rosso mattone, bicicletta, mercato, dialetto..
La provincia è il luogo dove non c'è vetro e acciaio, dei non-graffiti, non-neon, non-metropolitana..
La provincia è il luogo dove devi stare per poter dopo apprezzare di più l'arrivo nella grande città.

martedì 5 giugno 2007

coperta


Mentre la Russia minaccia di puntare missili sull'Europa, in Turchia ci si scontra sulla laicità del governo, e incombe l'ombra dei militari. Nel frattempo l'Eta annuncia in Spagna la fine della tregua, e zitti zitti in Iran e Corea si prosegue l'arricchimento dell'uranio. Sulle sponde del mar Caspio o nei deserti dell'Africa soprusi e distruzione sono silenziosi, mentre in Medio Oriente lo stillicidio continuo raggiunge tutto sommato lo stesso effetto di assuefazione.

"Politica": ci vorrebbe Linus e la sua coperta..

lunedì 4 giugno 2007

Udine - Città del Messico


Dopo così tanto tempo, una mostra dedicata alla fotografia, a una fotografa. Fotografia: arte.

Quello che mi colpisce, nel ripensarci, è che questa cosiddetta “arte” non è stata, per una volta, il centro indiscusso della vita di una cosiddetta “artista”, Tina Modotti. Anzi, spesso era al servizio di un idea, di un ideale che “artistico” non era.
Eppure, le sue fotografie non sono in secondo piano, non sono nell’ombra di qualcosa che le oscura, ma anzi danno luce a tutta la sua vicenda, permettono di seguire il flusso dei sentimenti.

E poi, l’impressione che ogni volta si avventurasse in un’esperienza nuova senza sapere di preciso dove portasse quella strada, guidata da una specie di curiosità, o di intuito; come quando si innamora di un uomo, si avvicina alla fotografia o si butta nella lotta politica.

Più che alle fotografie di Tina Modotti, questa piccola mostra è dedicata alla sua vita e anche al suo essere donna, ed è stato bello seguirla e osservarla nelle immagini.