lunedì 30 agosto 2010

previsioni

Le previsioni del tempo davano pioggia nel weekend, addirittura la nuvoletta con il fulmine la domenica mattina. Ho deciso allora di andare in piscina di sabato pomeriggio, uno degli ultimi giorni, forse, in cui ci si possa sdraiare sul prato ad asciugare nel sole.
Verso le sei, cumuli bianchi di nuvole incombevano sulla linea verde degli alberi, quasi come vivere in un paese ai piedi di altissime montagne, ma il sole ha sempre avuto la meglio.
Sono rimasto di più in acqua, e ho fatto il doppio delle vasche che faccio di solito, lente e veloci, fino al limite dell'affanno. È da quel momento che mi è tornata una sensazione che avevo ogni tanto da piccolo, il bisogno frequente di prendere delle grandi boccate d'aria, riempire completamente i polmoni come dopo uno sforzo prolungato, alzando le spalle per aiutare il diaframma ad attirare all'interno il più ossigeno possibile.
È una delle poche cose che in questi giorni mi ha ricordato sensazioni lontane nel passato.
Il futuro invece me lo ha ammonito una frase che ho letto in un libro poco prima di restituirlo. Era sempre sabato, questa volta di mattina, ed ero seduto nel portico dell'ex-macello che ospita ora la biblioteca.
Era un libro difficile, fitto di citazioni e non sempre facile da seguire, che un giorno dovrò comprare per poterlo sottolineare e avere vicino. Un'esistenza senza bisogni è in fondo un'esistenza superflua, c'era scritto. Mi è sembrato un libro molto saggio.

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