lunedì 26 luglio 2010

mente candida


Alcuni dicevano che mi sarebbe piaciuto, per altri mi sarebbe stato rivoltante. Non ho pianto dopo la fine del film, ma certamente ha fatto riaffiorare sensazioni già provate, così lontane nel tempo da diventare annebbiate, dubitando per un attimo di esserci stati immersi, provando nostalgia di qualcosa ricordandolo in purezza.

A casa, la luna allagava le stanze dalle finestre aperte, totale silenzio in strada essendo il bar chiuso per ferie, il caldo afoso dei giorni scorsi mitigato dall'aria quasi fresca della sera.
Senza la voglia di dormire né di sfogliare una rivista, ho aspettato pazientemente accanto alla bottiglia dell'acqua.

Il giorno dopo al bar ho fatto la conoscenza di tale Cesare, che mi ha raccontato per sommi capi la sua storia e brandelli del suo passato, e ho rivisto con piacere sotto i portici il musicista ambulante che dicono mi assomiglia.

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