domenica 27 settembre 2009

cattiva reputazione


In un'intervista del 1969, Georges Brassens ha quarantotto anni, e non si dichiara un poeta. Ha la morte di un'amica alle spalle, un passato da prigioniero e problemi di salute piuttosto seri e ricorrenti; è palesemente un poeta, se non altro perché ha già pubblicato poesie, ma rispondendo a una domanda precisa, si ritrae e afferma di non esserlo. Insomma, la gente pensa che lui sia un poeta, non c'è nulla di male, ma lui fa canzoni, ecco tutto.

Credo che non ci sia dubbio che Brassens sia stato un poeta, ma penso anche che questo non abbia nessuna importanza, e che lui abbia detto la verità. La reticenza è spesso l'ultima possibilità, e a volte la sola verità. Oltretutto, se si riesce a gettare lo sguardo al di là, spesso non si vede nulla. Pare infatti che la vera creazione nasca dal vuoto e dal sé, due cose che di solito sono dette incomunicabili con parole.

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