giovedì 18 giugno 2009

trama

Martedì mattina, al banco del prestito, una signora spiegava al bibliotecario come fosse stata da poco al mercato degli schiavi, o forse erano fiori?, in ogni caso non era riuscita a trovare quello che stava cercando. Metteva il libro preso in prestito in una borsa di plastica da supermercato e prendeva solerte la via dell'uscita. 
La sera del giorno dopo, invece, uscivo dal cinema poco affollato, dove mi ero attardato a guardare scorrere i titoli di coda in attesa del nome di un brano che mi era piaciuto, e scoprivo che era tratto da Cavalleria rusticana.
Tornando a piedi verso casa, nell'aria della sera più fredda del solito dopo una giornata di pioggia e di vento, mi accorgevo che la pavimentazione del marciapiede su cui camminavo era la stessa di quella che avevo sempre visto da piccolo, di fronte al terrazzo di casa. Costeggiavo persone e locali senza avvertirli, e sotto i portici continuavo a camminare fino alla piazza, saggiando con la mano aperta la presenza delle colonne, delle case e dei loro mattoni, come chi non ha ancora riacquistato del tutto l'equilibrio. 

Non mi sembra che ci sia nulla a legare insieme eventi così apparentemente diversi, ma non posso nemmeno essere sicuro del contrario. 

Una voce in strada ha appena detto di andare a prendere le sigarette. 

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