domenica 17 maggio 2009

A.M. 1980


Non so se mettere sul tavolo un vaso di fiori. / Non so se i critici sappiano dipingere. / Non so se guardare la gente dentro agli occhi. / Non so se spostare un poco quel divano. / Non so se verificare l'esattezza dei dati. / Non so se quella persona si ricordi di me. / Non so se accendere la lavastoviglie. / Non so se Palladio mi abbia influenzato. / Non so se disturbare quella quiete. / Non so se colorare rosa o azzurro quell'oggetto. / Non so come definire la parola architettura. / Non so se mettermi a gridare improvvisamente. / Non so se stia bene il tappetino accanto al letto. / Non so se impostare con metodo le mie teorie. / Non so se bere acqua così fredda. / Non so se usare marmo oppure materia plastica. / Non so se studiare il Dadaismo. / Non so se smetterla con la sensibilità. / Non so se preoccuparmi di imbiancare le pareti. / Non so se la vita sia del tutto banale. / Non so se sia meglio il centro oppure la periferia. / Non so perché milioni di persone abbiano tanta fame. / Non so se sia bene uccidere il tempo. / Non so se chiedere aiuto al muratore. / Non so se si debba restare in Occidente. / Non so se domani avrò male alla testa. / Non so se applicare il regolamento. / Non so se mettere le cose in ordine alfabetico. / Non so se io stesso sia un terrorista. / Non so se comperare pareti componibili. / Non so se progettare un luogo per la morte. / Non so se aumentare il grado di cinismo. / Non so se interessarmi dei prefabbricati. / Non so se convenga lavorare tanto. / Non so se accarezzare affannosamente il gatto. / Non so se le facciate debbano avere le finestre. / Non so se sia meglio riposare un poco. ...

Non so se modificare questa citazione per renderla più vicina a me.
Alla fine mi dico che è impossibile scrivere tutto, e che anche se mi sembra troppo tecnica, chi la legge potrà farla propria e continuare in ogni direzione, e ricordare giornate di sole, un caffè, un ripensamento.

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