sabato 3 maggio 2008

su una sedia al fresco


Mi sembra fosse stato Petrarca a dire di non fidarsi della memoria quando si incontrano brani che colpiscono, o vengono alla mente frasi da ricordare: bisogna scriverle il prima possibile su un pezzo di carta o un quadernetto, che si dovrebbe sempre avere appresso.
Se ci si fida troppo della memoria, quei ricordi scompaiono a poco a poco, sbiadiscono inesorabilmente.

Io mi ricordo una frase di Primo Levi, che mi riporta sempre alla realtà quando me ne distacco troppo nei pensieri, e allo stesso tempo ha l’effetto di ricordarmi la pochezza delle cose che possono rendere felice o infelice, ma di come sia difficile distaccarsene. "Se si escludono istanti prodigiosi [...] che il destino ci può donare, amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra".

Quanto a me, ho chiesto ancora una volta il silenzio.

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