martedì 17 luglio 2007

jazz a Damasco


Un fascino, quasi come dal nulla, per una musica silenziosamente ipnotica, per strumenti e suoni che fanno pensare a mondi così lontani, per immagini di una bellezza disarmante.
Peccato di non avere un tempo e un luogo per goderselo, Rabih Abou-Khalil.

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