Da: Alessandro De Nicola
Oggetto: Re: Signor ministro conti bene quelle leggi
Data: 23 gennaio 2011 17.26.46 GMT+01.00
A: nicola locatelli
Egregio dr. Locatelli,
grazie della lettera.
La mia rassegnazione non è necessariamente personale (non è detto che io, magari attraverso gli articoli, non cerchi di contrastare il metodo bunga-bunga).
E' una previsione rassegnata che si riallaccia anche alle nostre passate esperienze di prima Reubblica. Gli italiani tenono a pensare "piuttosto che i comunisti meglio i ladri della DC (o del PSI)". Ha una sua logica.
Cordialente
Alessandro De Nicola
Oggetto: Signor ministro conti bene quelle leggi
Da: nicola locatelli
Data: 23 gennaio 2011 14.40.54 GMT+01.00
A: Alessandro De Nicola
Caro De Nicola,
ho letto con interesse il suo articolo sul Sole di oggi, come ogni domenica.
Se lei fosse il datore di lavoro di chi amministra attualmente l'azienda-stato (come in effetti è, insieme a me e ad altre 60 milioni di persone circa) non si sentirebbe preso in giro da obiettivi sbandierati e mai raggiunti, da una considerazione della cultura "liberale" che oscilla fra l'ignoranza e il disprezzo?
Come è possibile che l'incredibile filosofia del "ghe pensi mi" si stia sostituendo all'amministrazione di uno stato?
Mi pare che la malattia non stia mollando la presa, anzi.
Dalle sue ultime righe, credo di poter dire che questa impressione sia condivisa. Ma ho l'impressione che in lei prevalga un rassegnato accontentarsi della situazione, nel comprensibile sconforto per le possibili alternative, ma sottovalutando l'eccezionale gravità della situazione.
Non credo sia possibile "accontentarci della semplificazione bunga-bunga ancora per un po'".
Sono anni che è "il momento decisivo" e non succede mai nulla.
Se si permette che la situazione continui ad andare alla deriva, i danni che provocherà saranno sempre più irreparabili, e li pagheremo tutti.
D'altro canto, nessuno sembra in grado offrire non già un grande sogno, ma persino una banale via d'uscita.
Forse il detto "ognuno ha il governo che si merita" è più che mai valido.
Aspettiamoci, purtroppo, una recrudescenza dell'unico linguaggio che rimane al disagio sociale: la violenza.
La ringrazio e le auguro una buona giornata e buon lavoro, un saluto,
nicola locatelli
mantova
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