Nonostante i 21 gradi della stanza, sento freddo. I termosifoni scottano, mi copro, ma non riesco ad allontanare il gelo. Non ho appetito. Ricordo il momento in cui ascoltavo questa canzone, su un vecchio stereo in una grande casa, quasi clandestinamente, con un acquario, a Berlino.
Là questa canzone faceva affiorare dei ricordi dalla memoria, ora ricordi di ricordi di ricordi, un'infinita catena che, improvvisamente, non ha più un inizio ma soltanto momenti sospesi da qualche parte vicino e lontano.
Mi piacerebbe avere dei segreti da confidare. Mi pare di essere immobile da ore e ore, con il freddo intorno, alla ricerca di qualcosa che conosco bene eppure non posso spiegare, con un po' di paura e apprensione per quando dovrò svegliarmi da questo sogno.
Fuori ora la lampada che dondola muove ombre sul palazzo di fronte, vedo ondeggiare il segno delle finestre sulle finestre immobili.
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