lunedì 7 giugno 2010

tornando a casa


Credo che ogni via delle Rimembranze sia fiancheggiata da case liberty, villette per una o due famiglie, forse anche un po' più grandi ma in ogni caso sempre edifici con una certa serena ricercatezza, con forme sinuose nel ferro dei cancelli e geometrie curiose dei volumi che incuriosiscono l'occhio e fanno venire voglia di visitarli per scoprire gli spazi all'interno.
Di questa stagione, ogni via delle Rimembranze profuma anche delicatamente, per merito dei fiori che crescono pacifici in ogni giardino e diventano con disinvoltura dei rampicanti decorativi sulle pareti.
Non ci sarebbe niente di strano se uscisse di casa un signore antico, distinto e curato, di mezza età, con giacca grigia, cappello e bastone da passeggio, che mi salutasse cordialmente dandomi del voi.

In ogni via Cappello, invece, questa sera i passanti sentirebbero, oltre al rumore dei propri passi solitari, anche il ticchettio di una macchina da scrivere da una finestra semiaperta in alto, in una luce giallognola e isolata, ovattata dal fumo e dall'umidità ristagnante.

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