lunedì 26 maggio 2008
domenica 24 aprile 1994
C'è un lavoro di Alighiero Boetti privo di quella dimensione ludica e di quella piacevolezza visiva di tanti suoi lavori. Un lavoro aspro, nello stesso tempo evidente e ermetico, beffardo e molto inquietante. Serie di merli disposti a intervalli regolari lungo gli spalti di una muraglia è una sequenza di telegrammi ingialliti, messi in linea orizzontale sotto un vetro, con uno spazio lasciato all'estrema destra della bacheca, per un ulteriore telegramma. Il primo telegramma, indirizzato all'amico Gian Enzo Sperone dice "due giorni fa era il 2 maggio 1971", firmato Alighiero e Boetti; il secondo, sempre a Sperone, dice: "quattro giorni fa era il 2 maggio 1971"... poi diventano 8 giorni, 16, 32, 64 ecc. Gli intervalli tra una spedizione e l'altra diventano mesi, poi anni. L'ultimo telegramma (5 ottobre 1993) corrisponde all'8192esimo giorno rispetto alla data di partenza. Il prossimo (l'ultimo), per lo spazio lasciato libero, era previsto per l'anno 2017.
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