Stasera cena con frate Enrico, in India da 33 anni, segnati nel volto e nelle parole; sono catapultato con tranquillità nell’Italia di Carosello e di Cementano dei suoi ricordi.
Sono molto ammirato di fronte alla testimonianza vivente di una fede così semplice e allo stesso tempo profonda, ma sono anche consapevole della sua singolarità, anche fra chi, per così dire, è un fedele di mestiere.
[…]
Domenica di vuoto nulla. Nulla da fare e nulla da aspettare.
A proposito di ieri sera, mi sono detto che per aiutare chi soffre non è necessario avere una fede religiosa forte e sicura, e questo mi risolleva molto.
domenica 25 marzo 2007
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